Archive for the ‘ricette’ Category

#152 Fusilli di Kamut alla crema di soia e pesto di pinoli

Una ricetta veloce, da mettere insieme con poche cose che potete avere nel vostro frigo e dispensa. La pasta è sempre una golosità per ogni pranzo e cena, ed è difficile resistervi. Scegliete un fusillo di Kamut come questo, a cottura al dente. Nel mentre mettete nel mixer i pinoli, non tostati ma ancora umidi, e fateli andare velocemente sino a polverizzarli. Aggiungete del pepe bianco e un cucchiaio di olio EVO. Mentre la pasta bolle, unite nel mixer una confezione di panna vegetale alla soia, ed allungate la salsa con acqua bollente di cottura. Scolate la pasta e fatela saltare ancora al dente in una padella con acqua di cottura e la salsa. Servite con una spruzzata di prezzemolo fresco e gustatevi tutta la bontà che solo un piatto di pasta può regalarvi!

INGREDIENTI

400 gr. di fusilli al kamut

5o gr. di pinoli

1 cucchiaio di olio EVO

1 confezione panna vegetale di soia

pepe bianco

sale

COSTO: 4 euro

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#151 Seitan Tonnato alla Piemontese

Come potevo restare senza gustare questo piatto per me “mitico”? In effetti il vitello tonnato è un classico tra gli antipasti piemontesi, e non potevamo esimerci dal rifarlo nella nostra versione “vegan”. Non uccideremo tonni, quindi, e nemmeno delfini per sbaglio, ma vi assicuriamo un risultato ottimo, leggero e gustosissimo!

Due parole sul seitan: tra gli ingredienti principali della cucina vegana, il seitan è un alimento di origine vegetale ricco di proteine e povero di grassi, utilizzato al posto della carne e ottenuto dalla lavorazione della farina di grano. Privo di colesterolo, è un ingrediente perfetto per ogni dieta: l’unica controindicazione è per i soggetti allergici al glutine. Il seitan si può acquistare in tutti in tutti i supermercati, erboristerie o negozi di alimenti naturali, ma personalmente consiglio il seitan bio di 100% vegetale, ottima resta e gusto ricco e intenso.

INGREDIENTI

250 gr di seitan
240 g di ceci cotti
1 cucchiaio di capperi sott’aceto
il succo di 1/2 limone
1/2 cucchiaino di senape
1 cucchiaino di ketchup
1 cucchiaino di tahin (Crema di sesamo) oppure di maionese vegan
1 pizzico di sale

COSTO

6 euro

PREPARAZIONE

  • Versa tutti gli ingredienti (tranne il seitan) nel frullatore aggiungendo acqua fino ad avere una salsa della consistenza simile alla salsa tonnata;
  • metti il seitan tagliato a fettine non troppo spesse nè troppo sottili in una padella a fuoco basso per farlo asciugare;
  • nel piatto di portata metti uno strato di seitan ed uno di salsa e così via fino alla fine e decora con capperi e un rametto di prezzemolo;
  • mettilo in frigo e dopo un paio di ore sarà pronto per essere gustato!

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#116 Fagiolino Salterino Croccante

I fagiolini sono ottimi in ogni modo: abbiamo la tendenza, in cucina, a sbollentarli e condirli semplicemente con olio e sale, ma ci sono altri modi per renderli più sfiziosi e gustosi. Per chi non vuole fare strappi alla dieta, inoltre, i fagiolini sono gli ingredienti ideali per un regime alimentare ipocalorico: saziano e sono nutrienti, perché ricchi di sali minerali, fibre, vitamina A e potassio. Hanno un potere rinfrescante e svolgono azione diuretica. Occhio a questa ricetta, allora, veloce e innovativa!

 

INGREDIENTI PER 4 PERSONE

–       1 kg. di fagiolini freschi bio;

–       200 gr. di anacardi sgusciati;

–       1 gambo di porro fresco;

–       1 spicchio di aglio;

–       1 peperoncino rosso dolce;

–       100 gr. di passata di pomodoro;

–       100 gr. di mollica di pane integrale;

–       un po’ di basilico fresco;

–       olio EVO;

–       sale;

TEMPO 30 minuti

COSTO 5 euro

DIFFICOLTA’ **

 

PREPARAZIONE

Fate bollire i fagiolini in abbondante acqua salata, dopo averli privati delle estremità. In una padella, fate rosolare la mollica del pane integrale tagliata a pezzettini piccolissimi, con l’olio EVO e gli anacardi. In una padella a parte, fate saltare i fagiolini bolliti con la passata di pomodoro e un filo d’olio per 10 minuti, in modo che la passata si restringa. Unitevi gli anacardi, la mollica croccante, 1 gambo di porro fresco tagliato a rondelline, il peperoncino rosso fresco tagliato di sbieco a tocchetti e il basilico. Servite tiepidi.

#115 Pusacafè (digestivo vegan)

In Piemonte, il “Pusacafè” è un digestivo che viene, appunto, servito dopo il caffè. La parola “pusa” significa “spingi”, nel senso che questo digestivo, nello stomaco, arrivando per ultimo a fine pasto, spinge giù tutto, dal caffè in giù, per digerire e sturare lo stomaco dai bocconi magari un tantino indigesti. Ora, con alcuni amici ci siamo di recente trovati per scambiarci le nostre rispettive visioni sul mondo, sulla vita e sulla società e, visti i risultati delle considerazioni fatte insieme, ci siamo resi conto che, mai come oggi, abbiamo bisogno di un bel “pusacafè” per digerire l’indigeribile, ovvero gli orrori e le aberrazioni che quotidianamente si incontrano nel nostro cammino. Per questo motivo, abbiamo inventato questa ricetta, per un vero digestivo “Pusacafè” originale, vegan e assolutamente efficace, visti i tempi che corrono!

 

INGREDIENTI PER 1 LITRO

– 1 lt. di grappa secca;
– 5 foglie di basilico;
– 5 foglie di menta;
– 5 foglie di melissa;
– 5 foglie di salvia;
– 40 foglie di citronella o limone;
– 3 cimette piccole di rosmarino;
– 3 cimette di finocchio;
– 3 foglie di alloro;
– 1 limone piccolo (solo la buccia);
– 400 gr. di zucchero di canna chiaro bio;

 

TEMPO 10 minuti + 2 giorni

COSTO 5 euro

DIFFICOLTA’ *

 

PREPARAZIONE

Fate bollire la buccia di limone con la grappa e lo zucchero, a fuoco lento, per 10 minuti. Prendete un pintone da 2 litri di capacità, introducetevi tutti gli ingredienti e la grappa ancora calda. Tappate e tenete in luogo chiuso per due giorni, rovesciando e mescolando due volte al giorno. Filtrate con un colino finissimo, e mettete a riposo in bottiglie da mezzo litro. Servite sia a temperatura ambiente sia dal frigo in estate.

#62 Gnocchi Saraceni di Positano

Il sole, il profumo di arance e limoni, specialmente al mattino, che inebria il panorama a picco sul mare luccicante, sono solo alcuni degli ingredienti di questa magica terra amalfitana. I pomodori veraci, maturati ai raggi del sole, il grano saraceno sferzato dai venti e maturato dal calore della luce intensa, sono tutti richiamati in questa ricetta semplice, rustica e profumata, figlia della miglior tradizione italiana. La farina di grano saraceno viene utilizzata, in cucina, quasi solo per la classica pastiera napoletana. In realtà, ben si presta alla realizzazione dei gnocchi, seguendo un’antica ricetta della Costiera Amalfitana, che prevede proprio l’utilizzo di questa antica farina. Il grano saraceno, simbolo di fortuna, abbondanza e ricchezza nei tempi antichi, oggi ben si presta per la realizzazione di piatti senza glutine, ottimo per gli amici celiaci. Regalate, allora, alla vostra tavola questo splendido piatto verace, schietto e genuino, di gnocchi saraceni alla maniera dei Positanesi.

INGREDIENTI PER 4 PERSONE

–       1 kg. di patate farinose bio;

–       200 gr. di farina di grano saraceno bio;

–       100 gr. di farina integrale (per i celiaci, sostituirla con quella di grano saraceno;

–       1 cucchiaio di olio per gli gnocchi;

–       3 cucchiai di olio EVO per la salsa;

–       aglio;

–       2 scalogni;

–       8 pomodori San Marzano maturi;

–       4 foglie di basilico fresco;

–       sale;

–       pepe;

TEMPO 45 minuti

COSTO 6 euro

DIFFICOLTA’ ****

PREPARAZIONE

Lavate le patate e mettetele a bollire in acqua salata con la buccia per circa 40 minuti. Toglietele dal fuoco, sbucciatele senza scottarvi e schiacciatele con la forchetta o con lo schiaccia patate su un asse di legno, precedentemente infarinato. Aggiungete un pizzico di sale. Cominciate a lavorare il composto con le mani, incorporando lentamente dapprima la farina di grano saraceno e poi quella integrale. Poiché la giusta consistenza del composto dipende anche dalla quantità di acqua contenuta dalle patate utilizzate, si consiglia di aggiungere la farina integrale in quantità secondo il bisogno richiesto dall’impasto. Esso deve risultare soffice, omogeneo ed elastico. Raggiunta la giusta consistenza, staccate una palla di impasto e lavoratela a filoncino lungo, di circa 2 cm di diametro., per poi poterlo tagliare a tocchetti cilindirici. Lavorate sempre con abbondante farina sul vostro piano di lavoro. Terminato il taglio degli gnocchi, passateli uno ad uno nel palmo della vostra mano, imprimendo con una forchetta le classiche striature, che aiuteranno la vostra salsa ad aderire bene. Lasciateli riposare coperti da un telo, mentre mettete a bollire acqua salata. Nel contempo, tagliate a tocchetti i pomodori, lo scalogno e riducete l’aglio ad un battuto finissimo. Fate cuocere gli ingredienti in una padella larga, sfumando con acqua tiepida, sino ad ottenere una salsa molto fine e ristretta. Completate con sale e pepe. Mettete ora a bollire gli gnocchi, in acqua vivace, avendo cura di mettere un cucchiaio di olio prima di calarli, così non si attaccheranno tra loro. Appena gli gnocchi vengono a galla, con delicatezza scolateli con un mestolo bucato e metteteli a saltare direttamente in padella con la salsa. Condite bollenti, guarniti di basilico, avendo cura di non schiacciarli nel piatto, in quanto risulteranno morbidissimi e molto gustosi al vostro palato!

#011 Torta Salata di Fagioli Borlotti

Le torte salate sono un’ottima carta da giocarsi, sia per un antipasto sia direttamente per un secondo piatto. Questa, però, è diversa: non comprende infatti una preparazione con pasta sfoglia o quant’altro, ma semplicemente i fagioli come trionfo del gusto di questo ottimo tortino. Ottima da gustarti tiepida, magari con una salsa verde in accompagno, e qualche cima di rapa sbollentata di contorno nel piatto. Semplice, veloce e sicuramente originale!

INGREDIENTI PER 4 PERSONE

– 500 gr. di fagioli borlotti precedentemente lessati e scolati, oppure in lattina;

– 1 cipolla gialla;

– aglio;

– pan grattato;

– olio di oliva extravergine;

– prezzemolo fresco;

– pepe

– sale

TEMPO

30 minuti

COSTO

4 euro

DIFFICOLTA’

**

PREPARAZIONE

Scolate bene i fagioli; a parte fate un soffritto leggero e veloce di cipolla e aglio finemente tritati. Dorata la cipolla, mettete nel frullatore i fagioli, il soffritto, il prezzemolo già finemente tritato, due cucchiai di olio, il pepe e il sale. Accendete il forno a 180-200 gradi e preparate una tortiera bassa ungendola di olio e due cucchiaini di pan grattato. Versatevi il composto ottenuto in precedenza e cospargete bene la superficie di pan grattato. Mettete in forno per 20-30 minuti circa, sino a che il pan grattato non è dorato e la torta ha assunto la consistenza di un castagnaccio. La prova dello stecchino, comunque, vi aiuterà a capire quando è cotta: inserendo uno stecchino, se questo esce secco dalla torta significa che è cotta a puntino! Servire tiepida con una salsa verde, o di zucca, con delle verdure al vapore come contorno.

#009 Vermicelli alla Puttanesca

M vi siete mai chiesti perchè si dice “alla puttanesca”?  Già, innanzitutto viene spontaneo chiedersi: ma perchè questo riferimento alle puttane? Presto detto: la leggenda napoletana, perchè di piatto partenopeo si tratta, narra della tenutaria di un bordello che, come extra, offriva ai suoi clienti questo prelibato piatto, ovviamente dopo aver consumato ben “altro”! Offriva questo primo d’eccellenza perchè veloce e facile da preparare. Oggi sono un classico ma.. attenzione! Sono quelle ricette facili, che tutti conoscono, ma che in realtà nessuno esegue alla perfezione. I piatti, infatti, più sono semplici e più vengono cucinati male. Fateci caso. andate in dieci ristoranti diversi e prendete gli spaghetti al pomodoro: mai uguali, mai perfetti, raramente eseguiti come dovrebbero essere. Anche la pasta alla “puttanesca”, nelle sue molteplici varianti, non è mai perfetta. Oggi vi illustro la ricetta originale, la migliore, la sublime. Aggiungo che gli ingredienti li abbiamo un pò in casa tutti, oppure nei nostri orti, sono di facile reperibilità, gustosi e particolarmente colorati, tali da soddisfare pienamente anche l’occhio. Taluni affermano che la ricetta originale prevede i maccheroni, ma in realtà sotto quella casa di appuntamenti c’era un pastaio che faceva esclusivamente.. vermicelli!!! Il formato dei vermicelli -per chi non lo sapesse- è lungo e a sezione rotonda, di spessore variabile tra 2,08 e 2,14 mm. e prende benissimo il sugo.

INGREDIENTI PER 4 PERSONE

– 500 gr. di vermicelli (se li trovate intergrali, avranno un sapore ancora più “rustico”)

– 2 spicchi di aglio

– 300 gr. di polpa di pomodoro

– capperi in salamoia

– olive nere denocciolate

– olio di oliva extravergine

– cipolla bianca

– 4 cucchiaini di origano

– sale

TEMPO

20 minuti

COSTO

6 euro

DIFFICOLTA’

***

PREPARAZIONE

Tritate la cipolla a dadini piccoli e compatti. Scamiciate l’aglio e tritatelo finissimo. Scolate i capperi dalla salamoia e asciugateli in una carta da cucina. Tagliate le olive nere denocciolate a rondelle non troppo sottili. Gettate tutto nella padella con l’olio bollente e fate saltare per 5 minuti, sino a che la cipolla non ha tirato fuori l’acqua e cominciato leggermente ad imbiondire. Aggiungete il pomodoro e fate evaporare a fiamma molto alta nella padella larga. Non salate il sugo. Nel contempo bollite i vermicelli, e scolateli estremamente al dente. Gettateli poco scolati nella padella, ed ultimate la cottura dei medesimi aggiungendo quasi un bicchiere di acqua di cottura. Il segreto è non scolare i vermicelli, ma toglierli con una pinza dall’acqua ancora umidi e non scolati, sempre al dente, per continuare a cuocerli a fuoco alto nella padella rovente. Continuate a rimestare e gustatevi il profumo inebriante che si scatenerà dal vostro sublime tegame.. assaggiate i vermicelli per tastarne la giusta cottura e, se ancora duri, aggiungete acqua bollente per ultimare. Serviteli fumanti nel piatto, raccogliendoli con una pinza e facendoli girare dentro un mestolo ampio, per minestre, in modo da impiattarli come se fosse una palla della grandezza di un panino. Ultimate raccogliendo la salsa ricca di olive e capperi, spolverate con un cucchiaino di origano e guarnite con due ciuffetti di basilico ogni piatto. Questa è la ricetta, l’unica, l’originale napoletana.

#002 Guacamole lungo un anno!

..eh si.. sarà lungo e difficile questo percorso: scrivere 365 ricette e, soprattutto, provarle e riprovarle per voi non sarà una passeggiata.. ma è un nuovo progetto, l’inizio di un nuovo percorso, un entusiasmante viaggio attraverso la cucina vegana e vegetariana da compiere insieme.. chissà in quanti saremo alla fine! Ma torniamo alla cucina. Mentre fuori nevica nella gelida Torino, mi viene da pensare al tepore che c’è in Messico in questo istante.. terre calde, mari incontaminati, natura selvaggia e… ah! Si! L’avocado!! Ogni piatto tipico messicano prevede comunque l’introduzione di questa magica salsa, chiamata appunto guacamole. Già, ma da dove deriva? Il nome “guacamole” deriva direttamente dalla parola composta “AhuacamOlli”, dove “ahuacatl” , in azteco, è il nome dell’avocado (che in messicano traslittera in “aguacates”), mentre la parola “molli” significa per l’appunto salsa.

L’avocado ha delle proprietà straordinarie, anche se è un frutto un pò grasso e bisogna non abusarne. La principale caratteristica nutrizionale di questo frutto è la sua ricchezza di grassi, specialmente insaturi ed Omega – 3. Il contenuto di grassi dipende però dal tipo di avocado, e varia dal 10% al 30%. Per il popolo sudamericano e sudafricano l’avocado rappresenta il sostituto delle olive per gli Europei. L’elemento più rilevante per la salute di chi include l’avocado nella sua alimentazione è l’apporto di acido grasso linolenico e Omega – 3, grassi “buoni” in quanto capaci di stimolare la produzione di colesterolo buono (HDL) e frenare il deposito di quello cattivo (LDL). Con questa proprietà dell’avocado si può diminuire il colesterolo nel sangue (ipercolesterolemia), si può prevenire l’arteriosclerosi e le patologie causate dall’ostruzione del cuore e delle arterie, aggiungendo allo stesso tempo colore e sapore alla nostra alimentazione. Ma gli effetti positivi non sono solo per il cuore: l’avocado è anche ricco di fitonutrienti, elementi antiossidanti che aiutano a liberare la cellula dai radicali liberi.  Un altro aspetto positivo a favore dell’avocado è il suo ricco contenuto di Vitamina A: 14 mg di vitamina A per 100 grammi di parte commestibile (7 volte più dell’ananas). È inoltre ricco di vitamina E, ed entrambe le vitamine sono forti antiossidanti, che aiutano specialmente contro l’invecchiamento della pelle e la sua elasticità.

Il segreto per la riuscita di questa ricetta è utilizzare degli avocados ben maturi, quelli che al tatto fanno un pò sprofondare i polpastrelli per intenderci.

All’inizio di ogni “comida” in Messico vi vengono serviti i nachos, ovvero i triangolini di mais che noi chiamiamo polentine, con questa gustosissima salsa in una bella terrina di coccio. Allora, cosa c’è di meglio in una fredda notte di neve che scaldarsi il cuore (e lo stomaco) con un bel guacamole? Eccovi la ricetta:

INGREDIENTI PER 4 PERSONE

– 4-5 avocados ben maturi, preferibilmente biologici

– aglio

– cipolle bianche

– peperoncini freschi

– pomodori turgidi

– 1 lime o limone

– sale non sofisticato

– olio di oliva di qualità

– pepe

– nachos (triangolini di mais o polentine)

TEMPO

45 minuti

COSTO PER 4 PERSONE

10 euro

DIFFICOLTA’

***

PREPARAZIONE

Innanzitutto tagliate a metà gli avocados, e rimuovete il grosso osso centrale. Potere conservarli e provare a metterli in un vasetto con dell’ovatta, acqua e un pò di terra, potrebbero infatti germogliare e fare una bella piantina. Sono belli anche puliti e seccati, come decorazione in una bella ciotola o piatto con delle conchiglie come centro tavola. Una volta tagliati a metà, sbucciateli accuratamente, avendo cura di togliere bene tutta la scorza verde. Tagliate a pezzettini e mettete nel frullatore con 3 cucchiai di olio di oliva, sale e uno spicchio d’aglio precedentemente tagliato a pezzettini. Grattuggiate un pò di scorza di lime o limone nel frullatore e aggiungietene il succo. Mondate a parte il peperoncino fresco a piccoli pezzetti, idem fate con la cipolla bianca e coi pomodori, che avrete cura di tagliare a dadini. Togliete il composto ben frullato dal bicchiere del frullatore, ed unitelo in una terrina al peperoncino, alla cipolla e ai pomodori. Lasciate riposare in frigo una mezz’oretta almeno. Servite come accompagnamento al vostro aperitivo o come antipasto insieme alle nachos! Da leccarsi le dita…!!!!!

#001 Vellutata di Cannellini e rosmarino

Questa ricetta nasce la notte di Natale. Vi spiego: una mia amica di infanzia, Nicoletta, al superbo cenone di Natale, ha stupito tutti quanti noi commensali con la portata principale. E’ arrivata in tavola questa profumatissima vellutata, morbida al palato, rotonda nel suo sapore, ed eccezionalmente gustosa nella sua delicata gamma di sapori. Come non riprenderla e ripresentarla sulla mia tavola? La preparazione è semplice e veloce, e gli ingredienti sono veramente basilari.

100 grammi di fagioli cannellini forniscono soltanto 76 calorie, sono una ottima fonte di proteine vegetali, completa e ricca di tutti i minerali. Sono anche ricchi di carboidrati, pur avendo un contenuto lipidico basso. I fagioli sono un alimento ricco di glucodrine, sostanze in grado di ridurre sensibilmente la glicemia nel sangue, quindi adatti per i diabetici, in quantità moderate. La presenza di lecitina, un fosfolipide che favorisce l’emulsione dei grassi evitando il loro accumulo nel sangue, rende i fagioli un alimento adatto per la prevenzione delle ipercolesterolemie. Una volta si diceva: “I legumi sono la carne dei poveri”, ed in effetti è proprio vero: pur costando pochissimo, al contrario della carne appunto, forniscono un altissimo livello di proteine seppur vegetali.

INGREDIENTI PER 4 PERSONE

– 2 scatole di fagioli cannellini da 400 grammi

– 4 rametti di rosmarino fresco

– sale non sofisticato

– olio di oliva di qualità

– 1 spicchio di aglio

– pepe

– pane a cassetta integrale

TEMPO

45 minuti

COSTO PER 4 PERSONE

6 euro

DIFFICOLTA’

*

PREPARAZIONE

Scolate il contenuto delle due lattine di fagioli cannellini, che consiglio di comperare di provenienza biologica. Lavate bene i 4 rametti di rosmarino, asciugateli e togliete le foglioline, separando il fusto del rametto. Nel contempo prendete una pentola alta una spanna, mettete 4 cucchiai di olio di oliva, e fate leggermente soffriggere lo spicchio d’aglio schiacciato col cucchiaio insieme alle foglie di rosmarino, giusto il tempo di indorare la camicia dell’aglio. Aggiungete nella pentola i fagioli cannellini, 4 bicchieri di acqua e mescolate per 3-4 minuti a fiamma viva, dopodichè togliete lo spicchio d’aglio e coprite. Fate sobbollire per 30-45 minuti a fuoco lento, mescolando di tanto in tanto. Il rosmarino avrà sparso per la cucina il suo profumo, e i fagioli avranno cominciato a sciogliersi lentamente. Passati 45 minuti, togliete dal fuoco e immergete il frullatore a braccio nella pentola, sino a che il risultato non sarà una crema vellutata e passata finemente. Durante la cottura potete aggiungere ancora dell’acqua, oppure -se la vellutata è troppo densa- aggiungetela alla fine della cottura. Regolate di sale e, se gradito, di pepe. Preparate a parte dei crostini, tagliando del pane a cassetta integrale, o altro pane casereccio. Basterà passare i dadini di pane al forno, con una spennellata di olio, per 5 minuti a 180 gradi.  Servite bella calda in un piatto fondo, aggiungendo i crostini appena prima di portare in tavola. Il successo di questo piatto, il suo profumo, il suo colore delicato, punteggiato dal verde delle foglioline di rosmarino fresco, delizierà il palato vostro e dei vostri ospiti. Grazie Nicoletta!

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