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#27 Castagnaccio Goloso

La castagna è un ingrediente molto particolare: per la sua ricchezza di elementi e per la sua complessità organolettica, oltreché per la sua versatilità in cucina, è una vera e propria fonte di ispirazione. In realtà la castagna non è un frutto, ma è un seme: il frutto dell’albero del castagno, infatti, è l’involucro, che noi chiamiamo comunemente “riccio”, che contiene –appunto- le castagne. In montagna, una volta, era un alimento base nella dieta, in quanto di facile reperibilità e quindi molto usato nelle cucine povere. La castagna è ricca di carboidrati, vitamine come la A, quelle del gruppo B, minerali, potassio e molti aminoacidi complessi, tanto che essa è molto digeribile (se cotta) e consigliata per chi deve riprendere le forze dopo un periodo di convalescenza. Qui di seguito il classico degli impieghi di questo seme: il castagnaccio, dolce di tradizione montana, nella sua versione classica e quindi vegan, ma è possibile anche variare la ricetta originale aggiungendo scorze di arancia candita, pistacchi, rosmarino e frutta secca varia.

 

INGREDIENTI PER 4 PERSONE

– 800 gr. di farina di castagne biologica;

– 3 cucchiai di zucchero di canna;

– 100 gr. di pinoli italiani;

– 200 gr. di uvetta passa;

– 8 cucchiai di olio di oliva extravergine leggero;

– 2 bicchieri di acqua;

– sale;

TEMPO 60 minuti

COSTO 5 euro

DIFFICOLTA’ ***

PREPARAZIONE

Mettete in una tazza con acqua tiepida l’uvetta passa ad ammorbidire per circa 30 minuti, affinchè si riprenda. Accendete il forno a 200°, molto alto. Prendete una terrina e mettetevi la farina di castagne, l’olio, lo zucchero di canna, un pizzico di sale e lavorate sino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo, senza grumi, stemperando via via con due bicchieri di acqua. Scolate l’uva passa ed unitela al composto, insieme ai pinoli. Se desiderate, potete aggiungere altra frutta secca o disidratata, a piacimento. Prendete una tortiera bassa e larga, ungetela con l’olio e versate il composto, in modo che non superi i 2 centimetri, dal momento che non vi è lievito nel composto e –se fosse più alto- non cuocerebbe in modo uniforme. Mettete ancora qualche pinolo in superficie come guarnizione e –se gradita- qualche fogliolina di rosmarino. Mettete in forno per circa 40 minuti: fate la prova dello stecchino per verificare quando è cotto a puntino. Servite non caldo, ma tiepido o addirittura freddo, accompagnato da un bicchiere di buon vino profumato.

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