Questa antica ricetta affonda le radici nella storia della cultura indiana, si perde nei secoli antichi, ma ancora oggi è tra le mie preferite in assoluto e tra le più diffuse nei ristoranti indiani e sulle tavole a casa.I ceci sono da sempre in tutte le culture i legumi favoriti sulla tavola, perchè ricchi di vitamine, sali e sostanze altamente nutritive per il nostro corpo.E’ notorio che le fibre e le proteine dei ceci, favoriscono la sazietà, migliorano la glicemia, favoriscono la salute gastrointestinale e riducono il rischio cardiovascolare e pertanto sono molto preziosi per la nostra salute.
Un ingrediente fondamentale della cucina indiana sono proprio i legumi: lenticchie, ceci soprattutto, in mille modi e di mille varietà, serviti con altre verdure alle spezie e riso. Le spezie della cucina indiana sono come un “potenziatore” di tutti i benefici di questi preziosi legumi, e si sposano in modo perfetto in questo piatto gustoso e dal potere altamente saziante.Il “Garam Masala” è un mix di spezie particolare, che porta appunto questo nome, ed è reperibile nei negozietti etnici, in quelli indiani e ovviamente sul web.Si tratta di una miscela in polvere composta da coriandolo, cumino, cannella, pepe nero, chiodi di garofano, zenzero, macis, cardamomo verde e nero, noce moscata, foglie di alloro. Ci piace molto per il suo aroma delicato e lo sprint pepato che aggiunge ai piatti. Non è comunque un mix piccante, anzi, è molto dolce e particolare.Allora non perdetevi questa ricetta tanto semplice quanto incredibilmente deliziosa!
INGREDIENTI:
– verdure per soffritto (anche surgelate) ovvero 2 carote, 1 cipolla bianca o bionda, due coste di sedano
– 800 gr. di ceci bio in barattolo già cotti pronti da servire (2 barattoli)
– 2/3 cucchiai di Garam Masala
– 1 cucchiaio di curry dolce in polvere
– 1 cucchiaio di paprika dolce in polvere
– 1 cucchiaio di cumino in polvere
– 1 cucchiaio di curcuma in polvere
– 1 cucchiaio di zenzero in polvere o 50 gr di zenzero fresco grattuggiato
– 1 manciata di coriandolo fresco o di prezzemolo
– mezzo bicchiere di latte di cocco
– 3 cucchiai di olio EVO
– sale QB
– pepe QB
– un pizzico di bicarbonato
– 1 cipolla rossa
Preparare le verdure per il soffritto e farle leggermente dorare con l’olio.
Aggiungere le 2 confezioni di ceci intere, con tutta la loro acqua.
Aggiungere le spezie indicate ed il resto degli ingredienti.
Far sobbollire per almeno 1 ora, se si asciugano troppo aggiungere acqua.
Servire caldi con riso basmati bianco al jasmin o con riso integrale/riso nero.
Guarnire con cipolla rossa a pezzettini e prezzemolo/coriandolo al gusto.
Come potevo restare senza gustare questo piatto per me “mitico”? In effetti il vitello tonnato è un classico tra gli antipasti piemontesi, e non potevamo esimerci dal rifarlo nella nostra versione “vegan”. Non uccideremo tonni, quindi, e nemmeno delfini per sbaglio, ma vi assicuriamo un risultato ottimo, leggero e gustosissimo!
Due parole sul seitan: tra gli ingredienti principali della cucina vegana, il seitan è un alimento di origine vegetale ricco di proteine e povero di grassi, utilizzato al posto della carne e ottenuto dalla lavorazione della farina di grano. Privo di colesterolo, è un ingrediente perfetto per ogni dieta: l’unica controindicazione è per i soggetti allergici al glutine. Il seitan si può acquistare in tutti in tutti i supermercati, erboristerie o negozi di alimenti naturali, ma personalmente consiglio il seitan bio di 100% vegetale, ottima resta e gusto ricco e intenso.
INGREDIENTI
250 gr di seitan
240 g di ceci cotti
1 cucchiaio di capperi sott’aceto
il succo di 1/2 limone
1/2 cucchiaino di senape
1 cucchiaino di ketchup
1 cucchiaino di tahin (Crema di sesamo) oppure di maionese vegan 1 pizzico di sale
COSTO
6 euro
PREPARAZIONE
Versa tutti gli ingredienti (tranne il seitan) nel frullatore aggiungendo acqua fino ad avere una salsa della consistenza simile alla salsa tonnata;
metti il seitan tagliato a fettine non troppo spesse nè troppo sottili in una padella a fuoco basso per farlo asciugare;
nel piatto di portata metti uno strato di seitan ed uno di salsa e così via fino alla fine e decora con capperi e un rametto di prezzemolo;
mettilo in frigo e dopo un paio di ore sarà pronto per essere gustato!
I cavoli sono alimenti preziosi per i loro principi nutritivi: potassio, calcio, fosforo, ferro, acido folico, vitamina C ecc. Contengono inoltre principi attivi anticancro, antibatterici, antinfiammatori, antiossidanti, antiscorbuto. Sono depurativi, rimineralizzanti e favoriscono la rigenerazione dei tessuti. Il cavolfiore è particolarmente indicato in caso di diabete perché le sue proprietà contribuiscono a controllare i livelli di zuccheri nel sangue. E allora cuciniamo un ottimo Tortino di Cavolfiore…. cosa di meglio per una seratina intima e particolare?!?
Ingredienti
1 cucchiaino origano
200 g di ceci bolliti ProBio
peperoncino
1 cucchiaino maggiorana
70 g olive nere snocciolate
500 g cavolfiori verdi
500 g pasta sfoglia vegan
olio extra vergine di oliva
sale
Preparazione
Lavate il cavolfiore e tagliatelo a cimette, quindi lessatelo in poca acqua bollente. Scolatelo e raffreddatelo sotto al getto dell’acqua.
Fatelo insaporire con poco olio, salate e aromatizzate con il peperoncino.
Lavorate i ceci bolliti con la forchetta e schiacciateli per bene, poi unitevi i cavolfiori e le olive tagliate a rondelle.
Dividete la pasta sfoglia in due parti e stendetela piuttosto sottile. Foderate una teglia di circa 27cm di diametro e bucherellatene il fondo con i rebbi di una forchetta.
Versatevi il composto e pareggiatelo con una spatola.
Stendete l’altra sfoglia disponendola sopra al ripieno. Fatela aderire perfettamente pizzicandone i bordi.
Spennellate con olio tutta la superficie e infornate a 200 °C per circa 15 minuti.
Levate dal forno e spennellate una seconda volta.
Completate la cottura per altri 15 minuti e servite.
Immaginatevi il vostro cottage sul mare, in Brasile, alle due di pomeriggio… siete all’ombra sulla terrazza in legno antistante la spiaggia deserta.. le onde del mare in lontananza e le palme che si muovono al fruscio del vento… davanti a voi un bicchiere di lime ghiacciato.. e questa splendida insalata fresca, croccante e leggera…. cosa potete sperare di meglio!?!? L’estate da il meglio di se anche nella frutta e nella verdura che la stagione ci dona: i colori dei frutti, la brillantezza delle verdure appena colte e i profumi delle erbe aromatiche… Regalatevi un pezzo di paradiso, fatevi questa insalata e godetevela in tutta tranquillità, magari proprio davanti ad un panorama mozzafiato!
INGREDIENTI PER 4 PERSONE
– 200 gr. di ceci;
– 1 mango;
– 1 avocado;
– 1 lime;
– spinacino fresco;
– rucola;
– dragoncello;
– pepe;
– olio EVO;
– sale;
TEMPO 10 minuti
COSTO 7 euro
DIFFICOLTA’ *
PREPARAZIONE
Tagliate a cubetti il mango e l’avocado, dopo averli puliti e sbucciati. Conditeli in una boule con olio, dragoncello, il succo del lime e il pepe: A parte tagliate col coltello grossolanamente le foglie di spinacino e rucola e mescolatele tra loro senza condirle. Scolate i ceci bolliti e incorpora teli al mango e avocado. Preparate una ciotola in legno per ogni commensale e sul fondo preparate un letto del mix di foglia fresca che avete preparato, sul quale adagerete il mango, i ceci e l’avocado conditi. Servite fresca, appena preparata.
Avete presente Fantozzi col frittatone sullo stomaco, atterrato sul divano davanti alla partita? Ecco, dimenticate quella sensazione di pesantezza, perché questo raffinatissimo omelette si distingue dalle volgari frittate di uova per la sua leggerezza ed alta digeribilità. L’ingrediente base è la farina di ceci, che ben sostituisce le uova ed, anzi, esalta la consistenza e la corposità di questa raffinata non-omelette completamente vegan. Gli ingredienti possono essere sostituiti con altre verdure o spezie di vostro gradimento, a seconda della vostra fantasia e creatività. Pertanto potete far “saltare” di tutto nella vostra padella, che il risultato sarà, come sempre, sublime!
INGREDIENTI PER 4 PERSONE
– 6-8 cucchiai di farina di ceci bio;
– 2 zucchine;
– 2 scalogni;
– rosmarino fresco;
– salvia fresca;
– 1 carotina bio;
– noce moscata;
– sale;
– olio EVO;
TEMPO 20 minuti
COSTO 5 euro
DIFFICOLTA’ **
PREPARAZIONE
Tagliate tutte le verdure a crudo, dopo averle accuratamente lavate. Fate dei dadini molto piccoli, della dimensione che usereste per un soffritto delicato. Ripassatele in padella con un po’ d’olio, per renderle più morbide dentro, ma allo stesso tempo croccanti fuori, insieme a qualche foglia di salvia e rosmarino triturate. A parte preparate, in una boule, 6 cucchiai di farina di ceci e cominciate a lavorarla con un po’ di acqua tiepida e un filo di olio EVO, sino a raggiungere la consistenza di una pastella. Se necessario aggiungete farina o acqua. Aggiustate di sale, di pepe e di noce moscata. Mettete sul fuoco una larga padella, con olio EVO ben bollente. Incorporate nella vostra pastella liscia e morbida le verdure precedentemente cucinate, e versate il tutto nella padella a fuoco molto alto e coprite subito con i coperchio, che è fondamentale per la buona riuscita dell’omelette. Fate in modo che lo spessore non sia superiore al centimetro, altrimenti non cuoce uniformemente. Controllate dopo circa due minuti la cottura sullo strato inferiore, e preparatevi a girare la frittata con l’aiuto del coperchio o di un piatto grande come la padella. Ancora due minuti sul lato opposto, e la vostra frittata è pronta! Servite guarnita di salvia e rametti di rosmarino direttamente nel piatto di portata.
Agli asinelli piacciono molto i ceci ed io ne ho conosciuto uno, a Lajares, che si chiamava Balthazar, molto ghiotto di questo legume! Allora perché non dare il suo nome a questa proposta culinaria? Le insalate sono una risorsa incredibile per la nostra fantasia in cucina: versatili, colorate, gustose e di facilissima realizzazione, sono sempre una valida proposta per organizzare un pasto completo e ricco di gusto. Non perdetevi questa proposta nuova, sifiziosa e ricca di proteine vegetali come quelle dei nobili ceci!
INGREDIENTI PER 4 PERSONE
– 300 gr. di ceci biologici scolati;
– 100 gr. di olive nere saporite;
– 150 gr. di pomodorini datterini;
– 1 mazzetto di maggiorana fresca;
– 1 mazzetto di basilico fresco;
– 1 pizzico di timo disidratato;
– olio EVO;
– sale;
TEMPO 10 minuti
COSTO 5 euro
DIFFICOLTA’ *
PREPARAZIONE
Scolate e lavate i ceci, snocciolate le olive e tagliatele a metà, mondate i pomodorini datterini. A parte preparate un’emulsione di olio, sale, timo disidratato. Tritate finemente la maggiorana fresca, e spezzettate con le mani le foglioline di basilico. Unite insieme gli ingredienti e condite con l’emulsione. Servite in piccole ciotole, con del croccante pane ai cereali come companatico.
Non tutti conoscono la farinata, soprattutto chi vive dalla Toscana in giù. E’ una specie di torta salata, in genere servita come antipasto nelle pizzerie del nord Italia, che tutti golosamente prendono prima di degustare la pizza, soprattutto se al padellino. Nei forni a legna delle pizzerie, non è difficile scorgere la grande teglia bassa e nera, grande quanto una ruota di macchina, sulla quale il pizzaiolo versa un composto liquido e color avorio che, dopo almeno 15-20 minuti di cottura, viene sfornato in una splendida farinata giallo vivo, bassa e croccante, leggermente bruciacchiata sul bordo. Si taglia a losanghe e si serve in tavola con una abbondante spolverata di pepe nero per la gioia di tutti. Ma come nasce questa delizia? Si narra che un tempo, alla fine del 1200, i marinai genovesi girassero con le loro navi per tutto il mediterraneo ed anche oltre, con scorte di legumi vari nel ventre della loro imbarcazione. Una notte vi fu una tempesta tremenda, le botti coi legumi, in quel caso ceci, sbatterono una contro l’altra e si infransero, perdendo il loro prezioso contenuto sul fondo della nave, andando a macerare nell’acqua salata. Ne venne fuori una fanghiglia immonda ed immangiabile ma i naufraghi, ormai senza vele e in balia delle correnti, non avevano altro di cui sfamarsi. Nei giorni successivi tornò il sole e un pò di questo composto fu lasciato sulla prua, al sole sul fondo di uno scudo, a cuocere sotto i raggi per una giornata intera. Notarono che da fanghiglia si era tramutata in una sorta di focaccia, compatta e asciutta, ma gustosa e molto più invitante del composto in fondo alla stiva. Così, tornati a casa sani e salvi, i nostri naufraghi perfezionarono la ricetta e realizzarono, in Liguria, quella che poi divenne la farinata dei giorni nostri! Allora, pronti a cucinarla in casa vostra nelle unica versione originale, collaudatissima?! Occhio alle quantità degli ingredienti e alla dimensione della teglia: solo seguendo le esatte indicazioni otterrete la vera farinata!
INGREDIENTI PER 4 PERSONE
– 300 gr. farina di ceci purissima;
– pepe;
– sale;
– due mezzi bicchieri di olio extravergine di oliva;
– 900 ml. di acqua;
– teglia da forno di 40-50 cm di diametro;
TEMPO
6 ore + 45 minuti
COSTO
4 euro
DIFFICOLTA’
***
PREPARAZIONE
Stemperare la farina di ceci nell’acqua dentro ad una pirofila con una frusta, ponendo particolare attenzione ai grumi che si formeranno inevitabilmente. Rimestate sino ad ottenere un composto liquido e privo di grumi. A questo punto, lasciate riposare minimo due ore, ma l’ideale sono 6 o più ore, a temperatura ambiente, con un piatto sopra. Di tanto in tanto date una rimestata, e togliete la schiuma bianca che eventualmente si forma sulla superficie con un mestolo forato. Aggiungete mezzo bicchiere di olio e aggiustate di sale, sempre rimestando con la frusta sino ad ottenere nuovamente un composto fluido ed omogeneo. Nel contempo accendete il forno a 220 gradi, deve essere bollente. Prendete la vostra teglia di 40 cm di diametro e versate l’altro mezzo bicchiere di olio sul fondo. Poi procedete a versare il composto. Una volta versato il tutto, prendete uno stuzzicadenti e fate dei ghirigori sulla superficie, per distribuire meglio l’olio versato in precedenza nella teglia. Fate attenzione che il vostro composto non superi i 5-6 millimetri: questa indicazione è fondamentale. Piuttosto, se nel versare avete già raggiunto questo spessore, prendete una seconda teglia e versatevi il composto rimanente per fare una seconda farinata, sempre avendo cura di versare dell’olio abbondante prima del composto sul fondo della teglia. A questo punto infornate in piano, nel senso di evitare di far pendere la teglia da una parte, poichè il composto deve restare “in bolla” per consentire una cottura uniforme e il medesimo spessore in tutte le aree della farinata. Dopo 30 minuti di cottura ad elevata temperatura, spegnete il forno e lasciate acceso solo il grill, per consentire 10-15 minuti di doratura della superficie della vostra farinata. A questo punto potete servire in tavola, tagliata a losanghe, con una grattata di pepe nero, se volete anche un pò di rosmarino fresco oppure per i più golosi con un cucchiaio di pesto!
Il cecio… un’ottima fonte di proteine, tanto da essere considerato il re delle tavole dei poveri, da sempre cucinato e da sempre amato in tutte le sue varianti. Questo che vi propongo è un piatto veloce e gustoso, soprattutto per i bambini, ma anche per gli adulti. Le polpettine sono una tradizione golosa della cucina di famiglia, ricche e gustose, una tira l’altra… ecco la versione vegan per le nostre tavole!
INGREDIENTI PER 4 PERSONE
– 600 gr. di ceci precedentemente lessati e scolati, oppure in lattina;
– 1 cipolla gialla;
– 1 patata bollita media;
– aglio;
– pan grattato;
– olio di oliva extravergine;
– prezzemolo fresco;
– salvia
– pepe
– sale
– 1 cucchiaio di farina
TEMPO
45 minuti
COSTO
8 euro
DIFFICOLTA’
****
PREPARAZIONE
Fate dorare la cipolla, l’aglio e la salvia tutto tritato a pezzettini nel fondo di una ampia padella. A parte riducete in purea i ceci, col mixer, unitevi la patata bollita e un filo d’olio. Quando il composto è simile ad una crema, unite la farina, il pepe e il sale, sempre nel mixer, in modo che acquisti consistenza. Versate ora il composto nella padella con la doratura di cipolle aglio e salvia e unite il tutto facendo leggermente cuocere a fuoco basso per 5 minuti. Preparate a parte il pan grattato con il trito di prezzemolo fresco. Cospargetevi le mani di pan grattato e cominciate a lavorare l’impasto in piccole polpettine leggermente schiacciate, simili ad un piccolo disco volante, e ripassatele più volte nel pan grattato aromatizzato dal prezzemolo. A questo punto potete gettarle nell’olio e friggerle, oppure metterle in una teglia da forno a 180 gradi e rigirarle ogni dieci minuti, sino a che non saranno dorate. Consiglio di preparare a parte un battuto di pomodoro fresco, olio e basilico, e di servire le polpette nel piatto con questo composto gustoso di accompagno.
Un viaggio nella cultura culinaria mediorientale non può che aprirsi con questa deliziosa salsa, ricca di proteine vegetali, chiamata “hummus”, che in lingua araba significa semplicemente “ceci”. Chi ha messo piede almeno per una volta in medioriente, ha avuto sicuramente modo di apprezzare questa salsa delicata e gustosa, servita semplicemente in una ciotola, pronta ad arricchire fette di pane o come alternativa all’olio nel pinzimonio di verdure fresche. I ceci sono una fonte di energia eccezionale, ottimi per abbattere colesterolo e trigliceridi, ricchi di aminoacidi in grado di stimolare la serotonina (e quindi il buon umore) come il triptofano e l’arginina, sono l’ideale per disintossicare il vostro organismo. Inoltre costano veramente poco e rendono tantissimo nei vostri piatti. L’hummus si può prepare anche coi ceci secchi, ovviamente preparandoli già dalla sera prima con ammollo in abbondante acqua e cottura successiva in pentola a pressione, ma quelli già lessati in barattolo sono decisamente più pratici.
INGREDIENTI PER 4 PERSONE
– 250 gr. di ceci in barattolo (consiglio di acquistare quelli biologici)
– 2 spicchi di aglio dolce, poco forte
– succo di 2 limoni
– 2 cucchiai di tahina (pasta di sesamo, ma se non la trovate omettetela)
– olio di oliva extravergine
– spolverata di peperoncino
– 1 cucchiaino di curry
– una presa di sale non sofisticato
– prezzemolo tritato
TEMPO
10 minuti
COSTO
5 euro
DIFFICOLTA’
*
PREPARAZIONE
Scolate e lavate i ceci, e ripassateli in padella per cinque minuti, dove in precedenza avete leggermente soffritto l’aglio con 3 cucchiai di olio insieme al curry, al peperoncino e alla tahina. Nel contempo spremete i due limoni, e tenete da parte il succo. Trasferite la padellata di ceci dentro al vostro mixer (chi non lo gradisce, può togliere l’aglio, ma io consiglio di lasciarlo), unite il succo di limone e frullate sino ad ottenere una crema omogenea e compatta. Assaggiate per assicurarvi che il gusto rotondo e dolce dei ceci sia equilibrato rispetto a quello acidulo del succo di limone: proprio il contrasto tra questi due sapori è la garanzia della buona riuscita dell’hummus. Lasciate riposare a temperatura ambiente per mezz’ora e prima di servire aggiungete un filo d’olio e una spolverata di prezzemolo fresco tritato.
Ora che il vostro hummus è pronto, vi consiglio di servirlo come antipasto, componendo un piatto nel modo che segue: mettete la salsa in una ciotola centrale, spolverate con prezzemolo tritato, intorno disponete verdure crude tagliate per il pinzimonio, come radicchio, finocchio, sedano, carote, cipollotti; infine aggiungete delle fettine di pane tostato caldo, dei crackers o dei triangolini di mais, a vostro piacere. Un antipasto ricco, goloso e di sicuro effetto per la vostra tavola!
Uno degli ostacoli principali al cambiamento verso una alimentazione senza crudeltà, è il timore di non sapere cosa mangiare e cosa cucinare una volta che si è diventati vegetariani o, peggio, vegani (coloro i quali non mangiano nemmeno le uova e tutti i prodotti derivati dal latte). E’ come se nella mente si aprisse un buco, una voragine e di colpo diventasse impossibile capire cosa mangiare. Uno dei principali errori che si compiono all’inizio di questo percorso, è farsi un giro nei negozi “biologici” ed acquistare cose strane, mai viste prima, che si chiamano “tofu”, “seitan”, “muscolo di grano” e via dicendo, pensando che si debbano mangiare queste cose nuove per non morire. Personalmente sono contrario all’uso di questi prodotti che, sebbene utilissimi ed anche buoni, non ritengo facciano proprio parte della nostra tradizione culinaria ed anzi introducono un elemento di confusione ulteriore nella dieta del neo-vegetariano/vegano. Il mio consiglio è di virare la vostra dieta verso la semplicità, verso ingredienti del nostro territorio che ben conosciamo (legumi, cereali, ect.) ovvero tutti quegli alimenti ricchi di proteine vegetali provenienti dalla nostra tradizione gastronomica. Alternate nei vostri pasti i legumi, di cui è presente una varietà pressochè infinita, con i cereali ricchi di fibre e proteine vegetali, come la segala, il kamut, oppure le noci e semi vari, come di zucca o di girasole. Non costringetevi a ricercare proteine alternative e “strane”, che non sapete bene nemmeno come cucinare. Fate questi esperimenti più avanti, c’è tempo per esplorare nuove tradizioni sulla tavola. Cercate quindi di preparare dei cibi semplici, veloci e ricchi di sostanze nutritive, avendo sempre una particolare attenzione alla varietà. Questo sarà sicuramente un buon modo per iniziare il vostro percorso vegetariano e per proseguire negli anni con la corretta alimentazione.