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#009 Vermicelli alla Puttanesca

M vi siete mai chiesti perchè si dice “alla puttanesca”?  Già, innanzitutto viene spontaneo chiedersi: ma perchè questo riferimento alle puttane? Presto detto: la leggenda napoletana, perchè di piatto partenopeo si tratta, narra della tenutaria di un bordello che, come extra, offriva ai suoi clienti questo prelibato piatto, ovviamente dopo aver consumato ben “altro”! Offriva questo primo d’eccellenza perchè veloce e facile da preparare. Oggi sono un classico ma.. attenzione! Sono quelle ricette facili, che tutti conoscono, ma che in realtà nessuno esegue alla perfezione. I piatti, infatti, più sono semplici e più vengono cucinati male. Fateci caso. andate in dieci ristoranti diversi e prendete gli spaghetti al pomodoro: mai uguali, mai perfetti, raramente eseguiti come dovrebbero essere. Anche la pasta alla “puttanesca”, nelle sue molteplici varianti, non è mai perfetta. Oggi vi illustro la ricetta originale, la migliore, la sublime. Aggiungo che gli ingredienti li abbiamo un pò in casa tutti, oppure nei nostri orti, sono di facile reperibilità, gustosi e particolarmente colorati, tali da soddisfare pienamente anche l’occhio. Taluni affermano che la ricetta originale prevede i maccheroni, ma in realtà sotto quella casa di appuntamenti c’era un pastaio che faceva esclusivamente.. vermicelli!!! Il formato dei vermicelli -per chi non lo sapesse- è lungo e a sezione rotonda, di spessore variabile tra 2,08 e 2,14 mm. e prende benissimo il sugo.

INGREDIENTI PER 4 PERSONE

– 500 gr. di vermicelli (se li trovate intergrali, avranno un sapore ancora più “rustico”)

– 2 spicchi di aglio

– 300 gr. di polpa di pomodoro

– capperi in salamoia

– olive nere denocciolate

– olio di oliva extravergine

– cipolla bianca

– 4 cucchiaini di origano

– sale

TEMPO

20 minuti

COSTO

6 euro

DIFFICOLTA’

***

PREPARAZIONE

Tritate la cipolla a dadini piccoli e compatti. Scamiciate l’aglio e tritatelo finissimo. Scolate i capperi dalla salamoia e asciugateli in una carta da cucina. Tagliate le olive nere denocciolate a rondelle non troppo sottili. Gettate tutto nella padella con l’olio bollente e fate saltare per 5 minuti, sino a che la cipolla non ha tirato fuori l’acqua e cominciato leggermente ad imbiondire. Aggiungete il pomodoro e fate evaporare a fiamma molto alta nella padella larga. Non salate il sugo. Nel contempo bollite i vermicelli, e scolateli estremamente al dente. Gettateli poco scolati nella padella, ed ultimate la cottura dei medesimi aggiungendo quasi un bicchiere di acqua di cottura. Il segreto è non scolare i vermicelli, ma toglierli con una pinza dall’acqua ancora umidi e non scolati, sempre al dente, per continuare a cuocerli a fuoco alto nella padella rovente. Continuate a rimestare e gustatevi il profumo inebriante che si scatenerà dal vostro sublime tegame.. assaggiate i vermicelli per tastarne la giusta cottura e, se ancora duri, aggiungete acqua bollente per ultimare. Serviteli fumanti nel piatto, raccogliendoli con una pinza e facendoli girare dentro un mestolo ampio, per minestre, in modo da impiattarli come se fosse una palla della grandezza di un panino. Ultimate raccogliendo la salsa ricca di olive e capperi, spolverate con un cucchiaino di origano e guarnite con due ciuffetti di basilico ogni piatto. Questa è la ricetta, l’unica, l’originale napoletana.

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#001 Vellutata di Cannellini e rosmarino

Questa ricetta nasce la notte di Natale. Vi spiego: una mia amica di infanzia, Nicoletta, al superbo cenone di Natale, ha stupito tutti quanti noi commensali con la portata principale. E’ arrivata in tavola questa profumatissima vellutata, morbida al palato, rotonda nel suo sapore, ed eccezionalmente gustosa nella sua delicata gamma di sapori. Come non riprenderla e ripresentarla sulla mia tavola? La preparazione è semplice e veloce, e gli ingredienti sono veramente basilari.

100 grammi di fagioli cannellini forniscono soltanto 76 calorie, sono una ottima fonte di proteine vegetali, completa e ricca di tutti i minerali. Sono anche ricchi di carboidrati, pur avendo un contenuto lipidico basso. I fagioli sono un alimento ricco di glucodrine, sostanze in grado di ridurre sensibilmente la glicemia nel sangue, quindi adatti per i diabetici, in quantità moderate. La presenza di lecitina, un fosfolipide che favorisce l’emulsione dei grassi evitando il loro accumulo nel sangue, rende i fagioli un alimento adatto per la prevenzione delle ipercolesterolemie. Una volta si diceva: “I legumi sono la carne dei poveri”, ed in effetti è proprio vero: pur costando pochissimo, al contrario della carne appunto, forniscono un altissimo livello di proteine seppur vegetali.

INGREDIENTI PER 4 PERSONE

– 2 scatole di fagioli cannellini da 400 grammi

– 4 rametti di rosmarino fresco

– sale non sofisticato

– olio di oliva di qualità

– 1 spicchio di aglio

– pepe

– pane a cassetta integrale

TEMPO

45 minuti

COSTO PER 4 PERSONE

6 euro

DIFFICOLTA’

*

PREPARAZIONE

Scolate il contenuto delle due lattine di fagioli cannellini, che consiglio di comperare di provenienza biologica. Lavate bene i 4 rametti di rosmarino, asciugateli e togliete le foglioline, separando il fusto del rametto. Nel contempo prendete una pentola alta una spanna, mettete 4 cucchiai di olio di oliva, e fate leggermente soffriggere lo spicchio d’aglio schiacciato col cucchiaio insieme alle foglie di rosmarino, giusto il tempo di indorare la camicia dell’aglio. Aggiungete nella pentola i fagioli cannellini, 4 bicchieri di acqua e mescolate per 3-4 minuti a fiamma viva, dopodichè togliete lo spicchio d’aglio e coprite. Fate sobbollire per 30-45 minuti a fuoco lento, mescolando di tanto in tanto. Il rosmarino avrà sparso per la cucina il suo profumo, e i fagioli avranno cominciato a sciogliersi lentamente. Passati 45 minuti, togliete dal fuoco e immergete il frullatore a braccio nella pentola, sino a che il risultato non sarà una crema vellutata e passata finemente. Durante la cottura potete aggiungere ancora dell’acqua, oppure -se la vellutata è troppo densa- aggiungetela alla fine della cottura. Regolate di sale e, se gradito, di pepe. Preparate a parte dei crostini, tagliando del pane a cassetta integrale, o altro pane casereccio. Basterà passare i dadini di pane al forno, con una spennellata di olio, per 5 minuti a 180 gradi.  Servite bella calda in un piatto fondo, aggiungendo i crostini appena prima di portare in tavola. Il successo di questo piatto, il suo profumo, il suo colore delicato, punteggiato dal verde delle foglioline di rosmarino fresco, delizierà il palato vostro e dei vostri ospiti. Grazie Nicoletta!

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