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Spaghetti con pomodorini al forno!

SPAGHETTI AI POMODORINI

Questa ricetta estiva, facilissima e di grande impatto, è la migliore che io conosca per condire gli spaghetti e fare un figurone ad una cena con amici o parenti.

Il successo è assicurato, la bontà del pomodorino che saprà di arrostito al forno vi sconvolgerà le papille gustative!

Ingredienti:

500 grammi di pomodorini o datterini

480 gr. di spaghettoni

pane grattato

olio evo

Origano

sale

parmigiano se gradito

Preparazione

Tagliare a metà longitudinalmente i pomodorini, dopo averli lavati, e adagiarli su una larga teglia con la carta forno a faccia in su.

Far cadere un filo di olio sui pomodorini, cospargere di origano, pan grattato, salare e infornare 30 minuti a 180 gradi ventilato, e 10/15 minuti statico. I pomodorini devono afflosciarsi ma non abbrustolire: si deve formare un pò di crosticina col pan grattato, ma devono restare morbidi.

POMODORINI NEL FORNO

Preparare gli spaghetti, scolarli al dente, unire i pomodorini e mescolare in modo che si rompano un poco, sprigionando il loro sughetto, aggiungere olio se necessario. Servire ben caldi.

Ideale per celiaci, intolleranti al lattosio e amanti del cibo sano.

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#20 Lasagne alle Verdure Vegan

Facciamo un pò di storia di questo piatto tipico, tradizionale italiano: non c’è domenica, infatti, senza la lasagna in tavola! Ognuno la cucina come crede, ma essenzialmente il concetto resta il medesimo: come delle losanghe una sull’altra, si completa questo meraviglioso pavimento gastronomico nella teglia pronta da infornare, usando besciamella e ripieni vari come collante tra uno strato e l’altro! Il termine lasagna deriva dalla parola “lagana”, ovvero una larga quadrotta di farina e acqua, preparata senza uovo inizialmente, in Italia già nota a partire dal 1200, veniva stirata sottilmente a mano con il laganaturo, una sorta di mattarello ma più grosso e pesante dell’attuale. Poi vi furono altre versioni, dalla lasagna a forma di “cartolina”, a quella ruvida o rigata, quelle verdi e quelle rosse. Le lasagne alle verdure sono un’ottima e valida alternativa alle classiche lasagne con il ragù, e la ricetta qui proposta è molto semplice e gustosa, saporita e nutriente. Le lasagne alle verdure possono essere servite anche come piatto unico, in quanto molto sazianti. Consiglio di prepararle in anticipo, e di scaldarle al momento in cui vanno servite, perché il gusto migliora. Fatene anche qualche teglia in più, da mettere nel freezer per le serate in cui si ha fretta. Le verdure che ho indicato sono quelle che io prediligo, ma potere sbizzarrirvi ad utilizzare quelle che più vi aggradano.

INGREDIENTI PER 4 PERSONE

– 400 gr. di lasagne fresche (io preferisco le integrali di grano duro senza uovo);

– 500 ml di besciamella vegan (vedi ricetta);

– 300 ml di passata di pomodoro gustosa;

– 150 grammi di zucchini;

– 150 grammi di melanzane;

– 150 grammi di peperoni misti;

– 150 grammi di champignon;

– 150 grammi di carote;

– 1 cipolla media bionda;

– 1 spicchio d’aglio;

– 2 cucchiai di olio extra vergine d’oliva;

– 6 cucchiai di parmigiano vegano (vedi ricetta);

– sale

– una spolverata di pepe nero

– basilico fresco

TEMPO 50 minuti

COSTO 8 euro

DIFFICOLTA’ ****

PREPARAZIONE Lavate bene tutte le verdure, cipolla compresa, pulitele accuratamente e fatele a dadini di mezzo centimetro di lato. In una larga padella mettete due cucchiai di olio, lo spicchio d’aglio in camicia, le verdure e fate saltare. Unite la passata di pomodoro, aggiustate di sale e di pepe. Fate consumare per circa 20 minuti, sino ad ottenere un sugo di una certa consistenza. Togliete lo spicchio d’aglio. Prendete una seconda padella larga, mettete acqua per due dita circa, con un po’ di sale grosso, e fateci scottare le lasagne, due per volta. In una pirofila da forno, mettete della besciamella vegana sul fondo, le lasagne, un po’ di sugo di verdure, un paio di foglioline di basilico e una spolverata di parmigiano vegano. Continuate ad alternare strati di lasagne con sugo e besciamella, sino almeno a quattro strati. Coprite l’ultimo strato con besciamella, abbondante parmigiano vegano senza basilico. Infornate a 200 gradi, a forno bollente, per almeno 20 minuti, sino a che la superficie non è dorata.

#004 Parmigiano Veggiano

Certo.. fa un pò sorridere, ma di questo si tratta: un formaggio parmigiano 100% vegetale! Sembra impossibile, ma è così. Devo fare una premessa: per me, un buon piatto di pasta non era tale se non era ricoperto da quella bellissima neve salata che è il formaggio parmigiano reggiano. Purtroppo tale alimento, oltre ad essere una vera e propria bomba calorica e colesterolica, ovviamente è prodotto con il latte vaccino. pensate che occorrono circa 16 litri di latte per un kg. di parmigiano, quindi circa 550 kg. per una forma intera. Una quantità enorme. Brevemente, ricordo che le mucche da latte sono sfruttate per 3-5 anni al massimo (poi vengono avviate al macello, per diventare cibo per i cani o i gatti, se troppo vecchie e dure), mantenute sempre gravide per poter produrre il latte, conducendo così una vita di sofferenza e privazioni perchè, ogni volta che nascono i vitellini, questi vengono subito sottratti alla madre senza che possano nemmeno fare la prima poppata, per essere ridotti in angusti box di legno (senza sbarre di metallo che, vista la carenza di ferro, rosicchierebbero per tutto il tempo, rendendo la loro carne rossa e non più rosacea), per essere poi uccisi dopo 10 giorni di vita. Ecco servita la fettina di vitello chiara chiara per i vostri pargoletti… Ecco che, alla luce di queste belle notizie, ci sono molti motivi molto convincenti per evitare di mangiare i derivati del latte, parmigiano compreso. Si, ma come fare per il mio amato piatto di pasta? Come posso gustare ancora i miei spaghetti al pesto senza il parmigiano? Inizialmente ho provato con del lievito di birra in scaglie, che si trova in tutti i negozi biologici, ma il risultato non era esaltante, in quanto si presenta come delle lamelle, salate, e non precisamente gustose anzi, alteravano addirittura il gusto del piatto stesso. Ho cercato e ricercato il modo per sostituirlo e, grazie ai libri di cucina e al web, ho messo a punto una ricetta particolare, che ho chiamato -appunto- “Parmigiano Veggiano”.

INGREDIENTI PER 1 FORMAGGETTA DI PARMIGIANO VEGGIANO

– 60 grammi di pinoli secchi biologici

– 60 grammi di mandorle sgusciate biologiche

– 2 grosse patate non troppo acquose

– alloro

– sale non sofisticato

– olio di oliva di qualità

TEMPO

45 minuti + 2 giorni di stagionatura

COSTO PER 1 formaggetta

5 euro

DIFFICOLTA’

**

PREPARAZIONE

Prendete i pinoli e le mandorle e metteteli in acqua ben fredda per 5 ore almeno, poi toglieteli, asciugateli e metteteli nel frullatore. Frullate sino ad ottenere quasi una polvere finissima di pinoli e mandorle, ma abbiate cura di non scaldare troppo il composto mentre lo sminuzzate: consiglio di interrompere di tanto in tanto il mixer, alternando con dei momenti di pausa. A questo punto, unite dell’acqua e del sale grosso non sofisticato e continuate a frullare con una velocità minore. Abbondate col sale, per dare più sapore finale al vostro Parmigiano Veggiano. Continuate sino ad ottenere come una crema ben omogenea, della consistenza di un impasto per torte, per intenderci, non lento.  Contemporaneamente, mettere a bollire dell’acqua con le patate sbucciate e prive degli occhietti neri, che avrete rimosso prima di lessare. Una volta  pronte, schiacciatele con la forchetta in un piatto ed unite nel mixer, sempre a velocità bassa, per almeno 3 minuti. Togliete il composto dal mixer, e lavoratelo ancora in una terrina con un cucchiaio per altri 15 minuti sino ad ottenere una crema più consistente. Se vi sembra troppo molle, unite un pò di fecola di patate. A questo punto, preparate su di un asse di legno un piccolo letto con le foglie di alloro, e cominciate a lavorare il composto con le mani per dargli la forma di una formaggetta. Consiglio di ungersi prima le mani con un pò d’olio, per evitare che il composto si appiccichi alle mani. Una volta raggiunta la forma desiderata, passate i denti di una forchetta su entrambi i lati, come per dargli la classica vergatura di una formaggetta. Fate riposare almeno due giorni, all’ombra e in un luogo secco, rigirandola di tanto in tanto e ungendola leggermente di olio, come se la stesse facendo stagionare. Se poi abitate nelle valli dove si produce il parmigiano reggiano, potete anche aprire le finestre per fare entrare l’aria e il sole di quelle parti! Una volta stagionata, la piccola forma di Parmigiano Veggiano può essere tranquillamente grattuggiata sulla vostra pasta direttamente, andando così ad insaporire in modo sublime il vostro primo piatto! Indicata anche per le lasagne, gli spinaci, i cavolfiori al forno e qualsiasi altro piatto dove una spolveratina di Parmigiano Veggiano è determinante!

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