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Chana Masala

Questa antica ricetta affonda le radici nella storia della cultura indiana, si perde nei secoli antichi, ma ancora oggi è tra le mie preferite in assoluto e tra le più diffuse nei ristoranti indiani e sulle tavole a casa.I ceci sono da sempre in tutte le culture i legumi favoriti sulla tavola, perchè ricchi di vitamine, sali e sostanze altamente nutritive per il nostro corpo.E’ notorio che le fibre e le proteine dei ceci, favoriscono la sazietà, migliorano la glicemia, favoriscono la salute gastrointestinale e riducono il rischio cardiovascolare e pertanto sono molto preziosi per la nostra salute.

Un ingrediente fondamentale della cucina indiana sono proprio i legumi: lenticchie, ceci soprattutto, in mille modi e di mille varietà, serviti con altre verdure alle spezie e riso.
Le spezie della cucina indiana sono come un “potenziatore” di tutti i benefici di questi preziosi legumi, e si sposano in modo perfetto in questo piatto gustoso e dal potere altamente saziante.Il “Garam Masala” è un mix di spezie particolare, che porta appunto questo nome, ed è reperibile nei negozietti etnici, in quelli indiani e ovviamente sul web.Si tratta di una miscela in polvere composta da coriandolo, cumino, cannella, pepe nero, chiodi di garofano, zenzero, macis, cardamomo verde e nero, noce moscata, foglie di alloro. Ci piace molto per il suo aroma delicato e lo sprint pepato che aggiunge ai piatti. Non è comunque un mix piccante, anzi, è molto dolce e particolare.Allora non perdetevi questa ricetta tanto semplice quanto incredibilmente deliziosa!

INGREDIENTI:

– verdure per soffritto (anche surgelate) ovvero 2 carote, 1 cipolla bianca o bionda, due coste di sedano

– 800 gr. di ceci bio in barattolo già cotti pronti da servire (2 barattoli)

– 2/3 cucchiai di Garam Masala

– 1 cucchiaio di curry dolce in polvere

– 1 cucchiaio di paprika dolce in polvere

– 1 cucchiaio di cumino in polvere

– 1 cucchiaio di curcuma in polvere

– 1 cucchiaio di zenzero in polvere o 50 gr di zenzero fresco grattuggiato

– 1 manciata di coriandolo fresco o di prezzemolo

– mezzo bicchiere di latte di cocco

– 3 cucchiai di olio EVO

– sale QB

– pepe QB

– un pizzico di bicarbonato

– 1 cipolla rossa

Preparare le verdure per il soffritto e farle leggermente dorare con l’olio.

Aggiungere le 2 confezioni di ceci intere, con tutta la loro acqua.

Aggiungere le spezie indicate ed il resto degli ingredienti.

Far sobbollire per almeno 1 ora, se si asciugano troppo aggiungere acqua.

Servire caldi con riso basmati bianco al jasmin o con riso integrale/riso nero.

Guarnire con cipolla rossa a pezzettini e prezzemolo/coriandolo al gusto.

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Il gomasio, la valida alternativa al sale

È più che noto quanto vi sia una stretta correlazione tra l’eccessivo consumo giornaliero di sale e l’insorgenza dell’ipertensione arteriosa e di diverse patologie all’apparato cardiovascolare. Per questo è necessario ridurre il più possibile l’assunzione di sale, anche se questa scelta va spesso a discapito del sapore dei cibi. Allora come si può diminuire la quantità di sale in cucina senza rinunciare al gusto delle pietanze? La soluzione c’è e si chiama gomasio.

gomasio

Cos’è il gomasio

Il gomasio – dal giapponese goma, semi di sesamo e shio, sale – è un condimento di origine asiatica preparato a partire da una combinazione di sale marino e semi di sesamo tostati e tritati e per il suo sapore è indicato come l’alternativa ideale al sale da cucina.

Proprietà e benefici del gomasio

I semi di sesamo sono per loro natura molto saporiti e ciò fa sì che il gomasio possa essere un condimento adatto a dare sapore ai cibi con pochissimo sale.

Oltre ad avere il pregio di ridurre il sale, il gomasio possiede tutte le proprietà benefiche dei semi di sesamo. Innanzitutto è un alimento molto ricco dal punto di vista nutrizionale perché contiene vitamine, grassi insaturi, sali minerali e modeste quantità di proteine. E’ ricco di calcio, un sale minerale importante per lo scheletro e per la prevenzione dell’osteoporosi.

Il gomasio può aiutare a combattere la stanchezza, a migliorare la memoria, ad alleviare una lieve emicrania e la nausea, inoltre potenzia le nostre difese immunitarie offrendoci una protezione in più dalle malattie. Infine nel gomasio sono presenti due sostanze particolari del sesamo: la sesamina e la sesamolina: due antiossidanti che contribuiscono a regolare il livello di colesterolo nel sangue e a migliorare le funzioni epatiche (del fegato).

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Vaporiere: quale scegliere? Le 3 migliori

Tefal-VS4003-Vitacuisine-CompactUn indispensabile accessorio per la vostra cucina senza dubbio è la vaporiera, che ci consente di cucinare in modo sano, vegan e naturale moltissimi dei cibi da portare sulla nostra tavola.  I vantaggi infatti offerti da questo elettrodomestico sono tanti, prima di tutto perché le vitamine degli alimenti si riduco al minimo durante la cottura, ma anche perché si possono preparare più pietanze contemporaneamente. I modelli non sono tutti uguali, variano ovviamente per dimensioni, potenza e soprattutto prezzo.

La prima cosa che si valuta in un prodotto, talvolta erroneamente, è il design. Quasi tutte le vaporiere usano tre vaschette, solitamente nelle schede tecniche troviamo la somma espressa in litri, questa varia dai 10 ai 12 a seconda del modello (meglio non riempirli troppo per una migliore cottura).

Se avete una famiglia numerosa è meglio prenderne una più capiente. Per lo spazio che potrebbe occupare nei mobili della cucina, non preoccupatevi più di tanto, visto che quasi sempre le vaschette sono impilabili, ovvero l’una può essere inserita dentro l’altra.

Le vaporiere di fascia inferiore mettono in commercio vaschette totalmente in plastica, mentre i modelli di fascia medio-alta le fabbricano con una base in acciaio inox. Per quanto riguarda la pulizia non c’è poi molta differenza, ma per quanto riguarda la cottura è sicuramente un vantaggio.

Innanzitutto è necessario porre attenzione alla potenza offerta dal modello che state valutando: avere una  vaporiera che si scalda rapidamente è un vantaggio, questo fattore può infatti ridurre seppur di poco la perdita di minerali e vitamine nei cibi. Per questo motivo una vaporiera potente è preferibile, senza contare che i modelli con poche Watt spesso fanno un forte rumore e il motore sembra soffrire troppo. In generale diciamo che sotto le 700 Watt possiamo cominciare ad avere un po’ di dubbi. Altre caratteristiche da valutare sono gli accessori in dotazione, inutile per esempio avere una ciotola per il riso minuscola, molto interessante invece è l’appoggio per le uova.

Particolare attenzione va posta alle funzioni che l’apparecchio offre. La vaporiera è un apparecchio molto semplice da utilizzare, basta inserire l’acqua nel serbatoio e girare una manopola che identifica il timer. Ovviamente parliamo dei modelli base, particolarmente indicati a chi non ama poi molto la tecnologia. Ci sono però anche vaporiere con particolari funzioni, queste si possono azionare tramite display digitale e hanno il vantaggio di avere più opzioni (ad esempio la cottura variabile, ideale per alcuni alimenti come il pesce). Cosa che fa realmente la differenza tra il timer manuale e quello digitale è però la precisione, poichè può succedere di avere errori di tempo anche fino a due minuti di anticipo, parliamo ovviamente di quello manuale.

Per scegliere la migliore vaporiera  che faccia al caso nostro, è necessario pertanto  informarsi in modo corretto. Le indicazioni riportate sopra dovrebbero esservi di aiuto nella scelta in quanto derivano dalla nostra diretta esperienza con questo prodotto.

Abbiamo individuato le tre migliori vaporiere a seconda delle esigenze di ognuno, che potete scegliere tra le tre più vendute qui sotto:

  1. Tefal VS4003 VitaCuisine

  2. Philips HD9190/30

  3. Philips HD9125/00

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#153 Gnocchi Vegan al Tartufo Nero

Contrariamente a quanto di pensa, il tartufo non è un lusso sulla nostra tavola. Certo, non è a buon mercato, ma se per esempio si privilegia la scelta di un buon tartufo nero, con circa 20 euro è possibile comperare un tartufo di circa 50 grammi, più che sufficiente per una cena di 6-8 persone. Questa ricetta vegana permette di gustare questo delizioso tubero e di apprezzarne il profumo e il sapore particolare, quasi “in purezza”. Il tartufo, è bene ricordarlo, contiene molte proteine di buona digeribilità, con un alto indice di qualità proteica, che costituiscono il principale nutriente metabolizzabile dato che sono complete e ricche di metionina, cistina e lisina. Importanti sono anche i sali minerali in esso contenuti e la frazione lipidica risulta essere costituita essenzialmente da acidi grassi insaturi quali l’acido linoleico. Di rilevo sono anche i contenuti in fibra mentre 100 grammi di prodotto forniscono circa 40-45 calorie.

Per affettare il tartufo, mi raccomando, utilizzate come sempre in cucina gli strumenti adatti: vi consiglio di guardare questo tagliatartufi professionale, ottimo per la preparazione di tutti i piatti a base di tartufi che, nel taglio preciso e dosato, permette l’esaltazione del gusto e del profumo di questo prezioso tubero.

INGREDIENTI

50 gr di tartufo nero (25 se bianco)

400 g di gnocchi di patate freschi senza uovo

3 cucchiai di olio EVO

2o gr. di prezzemolo

pepe

COSTO

35 euro

PREPARAZIONE

  • scaldare l’olio a fiamma bassissima. Spegnere la padella e grattare col taglia tartufi il tubero nella padella lasciandolo a riposare;
  • metti l’acqua salata a bollire e butta gli gnocchi;
  • nel piatto di portata spargi un pò di prezzemolo fresco finemente tritato;
  • scola gli gnocchi direttamente nella padella con fiamma viva e manteca il tutto;
  • servi aggiungendo ancora un pò ti tartufo fresco sui gnocchi.

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#151 Seitan Tonnato alla Piemontese

Come potevo restare senza gustare questo piatto per me “mitico”? In effetti il vitello tonnato è un classico tra gli antipasti piemontesi, e non potevamo esimerci dal rifarlo nella nostra versione “vegan”. Non uccideremo tonni, quindi, e nemmeno delfini per sbaglio, ma vi assicuriamo un risultato ottimo, leggero e gustosissimo!

Due parole sul seitan: tra gli ingredienti principali della cucina vegana, il seitan è un alimento di origine vegetale ricco di proteine e povero di grassi, utilizzato al posto della carne e ottenuto dalla lavorazione della farina di grano. Privo di colesterolo, è un ingrediente perfetto per ogni dieta: l’unica controindicazione è per i soggetti allergici al glutine. Il seitan si può acquistare in tutti in tutti i supermercati, erboristerie o negozi di alimenti naturali, ma personalmente consiglio il seitan bio di 100% vegetale, ottima resta e gusto ricco e intenso.

INGREDIENTI

250 gr di seitan
240 g di ceci cotti
1 cucchiaio di capperi sott’aceto
il succo di 1/2 limone
1/2 cucchiaino di senape
1 cucchiaino di ketchup
1 cucchiaino di tahin (Crema di sesamo) oppure di maionese vegan
1 pizzico di sale

COSTO

6 euro

PREPARAZIONE

  • Versa tutti gli ingredienti (tranne il seitan) nel frullatore aggiungendo acqua fino ad avere una salsa della consistenza simile alla salsa tonnata;
  • metti il seitan tagliato a fettine non troppo spesse nè troppo sottili in una padella a fuoco basso per farlo asciugare;
  • nel piatto di portata metti uno strato di seitan ed uno di salsa e così via fino alla fine e decora con capperi e un rametto di prezzemolo;
  • mettilo in frigo e dopo un paio di ore sarà pronto per essere gustato!

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#150 Una delizia da Menorca: Oliaigua

La Spagna, le isole… le Baleari… Ecco per voi una delle ricette più popolari e semplici, ma allo stesso tempo gustose, della cucina menorchina. Pronti per un antipasto o un aperitivo profumatissimo e piccantino?!

  • 1 kg. pomodori maturi
  • 200 gr. cipolla
  • 2 peperoncini verdi
  • 4 spicchi d’aglio
  • olio
  • prezzemolo
  • acqua (circa 1 piatto per persona)
  • sale
  • pane abbrustolito

Tritate finemente la cipolla, l’aglio, i peperoncini e i pomodori.

Fate soffriggere a fuoco dolce la cipolla con l’aglio per circa 5 minuti, aggiungete i peperoncini e quando la cipolla inizia a diventare trasparente (non deve bruciare) aggiungete i pomodori, il prezzemolo ed un pizzico di sale. Lasciate cuocere per circa 20 minuti, sempre mescolando. Quando i pomodori sono cotti – risulta una salsa densa – aggiungete l’acqua e fate scaldare, senza farle mai raggiungere il bollore.

Aggiustate di sale e servite in una bella terrina in terracotta come questa, accompagnata dalle fette di pane abbrustolito.

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#149 Fettuccine al pesto di mandorle e rucola

Le fettuccine sono una festa, una rara bellezza per il nostro occhio e un gusto sopraffino per il nostro palato. Cucinate con questo pesto esclusivo, profumato e eccezionale, saranno la garanzia per il successo della vostra tavola. Però scegliete sempre materie prime di ottima qualità, come queste, magari nella variante al farro.

Buon appetito!

pestoIngredienti per 4 persone
400 g di pasta tipo fettuccine 
70 g di mandorle spellate 
1 spicchio di aglio 
1/2 limone (scorza gialla) 
50 g di insalata rucola 
Olio d’oliva extra-vergine 
Sale e Pepe

Preparazione

Servendovi di un mixer, tritate insieme le mandorle, l’aglio, la buccia del limone, la rucola, il sale, il pepe e l’olio d’oliva extra-vergine fino ad ottenere una salsina cremosa e omogenea.
Nel frattempo, scottate in acqua salata le fettuccine, scolatele al dente e conditele con il pesto di mandorle.
Mescolate energicamente il tutto e se necessario, aggiungete un po’ d’acqua di cottura e continuate a mescolare.

#148 Tortino di Cavolfiore!

I cavoli sono alimenti preziosi per i loro principi nutritivi: potassio, calcio, fosforo, ferro, acido folico, vitamina C ecc. Contengono inoltre principi attivi anticancro, antibatterici, antinfiammatori, antiossidanti, antiscorbuto. Sono depurativi, rimineralizzanti e favoriscono la rigenerazione dei tessuti. Il cavolfiore è particolarmente indicato in caso di diabete perché le sue proprietà contribuiscono a controllare i livelli di zuccheri nel sangue. E allora cuciniamo un ottimo Tortino di Cavolfiore…. cosa di meglio per una seratina intima e particolare?!?

Ingredienti

1 cucchiaino origano
200 g di ceci bolliti ProBio
peperoncino
1 cucchiaino maggiorana
70 g olive nere snocciolate
500 g cavolfiori verdi
500 g pasta sfoglia vegan
olio extra vergine di oliva
sale

Preparazione

Lavate il cavolfiore e tagliatelo a cimette, quindi lessatelo in poca acqua bollente. Scolatelo e raffreddatelo sotto al getto dell’acqua.
Fatelo insaporire con poco olio, salate e aromatizzate con il peperoncino.
Lavorate i ceci bolliti con la forchetta e schiacciateli per bene, poi unitevi i cavolfiori e le olive tagliate a rondelle.
Dividete la pasta sfoglia in due parti e stendetela piuttosto sottile. Foderate una teglia di circa 27cm di diametro e bucherellatene il fondo con i rebbi di una forchetta.
Versatevi il composto e pareggiatelo con una spatola.
Stendete l’altra sfoglia disponendola sopra al ripieno. Fatela aderire perfettamente pizzicandone i bordi.
Spennellate con olio tutta la superficie e infornate a 200 °C per circa 15 minuti.
Levate dal forno e spennellate una seconda volta.
Completate la cottura per altri 15 minuti e servite.

tortino cavolfiore e panna

#147 Sautè Croccante Integrale alla Coreana

Nei ristoranti coreani, soprattutto quelli in nord America, i cuochi ti accolgono davanti a queste enormi pietre ollari. Tu passi davanti a un banco frigo, dove in self service scegli tutte le verdure e gli ingredienti che vuoi, anche marinati, ma rigorosamente crudi.

Poi alla fine decidi con quale tipo di riso vuoi accompagnarli e ti viene cotto tutto davanti ai tuoi occhi, saltato in padella o in un gigantesco wok, come questo che non può mancare nella vostra cucina e vi consiglio di acquistare. Un piatto completo e sostanzioso, gustosissimo, che oggi vi proponiamo a modo nostro. Semplicemente riso integrale con verdure croccanti saltate e impiattate con arte: il gusto dei frutti della natura, i colori dei giardini preziosi, i profumi delle spezie mediterranee direttamente sulla vostra tavola, con metodo di cottura coreano.

INGREDIENTI PER 4 PERSONE

–       400 gr. di riso bio integrale;

–       10 peperoni friggitelli;

–       1 cipolla bianca;

–       1 peperone rosso;

–       1 peperone giallo;

–       peperoncino secco;

–       olio EVO;

TEMPO 10 minuti + 45 per cottura riso integrale;

COSTO 7 euro

DIFFICOLTA’ **

PREPARAZIONE

Fate bollire, o cuocere al vapore, il riso in acqua salata e scolatelo per bene al dente. A parte, in padella, fate saltare i peperoni rossi e gialli a tocchetti, i friggitelli tagliati per lungo a filetti, la cipolla tagliata fina fina a mezzaluna. Una volta che la verdura è diventata croccante e si è asciugata per bene, aggiungetevi il riso integrale e il peperoncino secco e fate saltare in padella per altri 10 minuti a fuoco molto vivo. La padella deve essere rovente. Questo piatto non deve avere sughetto o acqua, non deve essere un risotto cremoso per intenderci, ma restare croccante e i chicchi ben divisi tra loro. Se occorre, aggiungere un filo di olio evo ancora, facendo ancora saltare per bene in padella. Mettete in un coppa pasta, e servite caldo con dei friggitelli a crudo come guarnizione.

#141 Baci di Dama Vegana

Questo piccolo pasticcino, un capolavoro in miniatura, una vera esplosione di gusto voluttuoso e rotondo, dal cuore in cioccolato morbido finissimo, è stato da sempre il mio sogno proibito dell’infanzia: quando qualcuno veniva a casa e portava dei pasticcini, io cercavo sempre i baci di Dama per mangiarli prima di chiunque altro, e possibilmente tutti quanti! Eccovi allora una versione “vegan” del celeberrimo finissimo capolavoro di alta pasticceria tradizionale italiana, composto da amaretti e nutella.

INGREDIENTI PER 4 PERSONE

AMARETTI:

–       350 gr. di mandorle;

–       70 gr. di sciroppo di riso;

–       150 gr. di acqua;

–       1 limone;

–       zucchero di canna marrone q.b.;

NUTELLA:

– 100 gr. di cioccolato fondente extra;

– 50 gr. di nocciole Piemonte sgusciate;

– 100 gr. di zucchero di canna marrone;

– mezzo bicchiere di latte di soja;

– 1 cucchiaio di olio EVO leggero o di olio di cocco pressato a freddo;

TEMPO 80 minuti

COSTO 10 euro

DIFFICOLTA’ ****

PREPARAZIONE AMARETTI

Grattuggiate la scorza di limone finemente nel mixer ed altrettanto finemente tritate le mandorle, sino ad avere un composto molto omogeneo. A parte unite l’acqua tiepida con lo sciroppo di riso e il succo di mezzo limone. Unite il tutto nel mixer ed impastate sino ad ottenere un composto denso e compatto. A questo punto impastate a mano e fate delle piccole palline leggermente schiacciate: ripassatele nello zucchero di canna e adagiatele su di una plancia da forno foderata di carta forno. Infornate a 160° per circa 20 minuti, e a 140° per i restanti 10 minuti, e comunque non fateli troppo cotti : devono restare dorati ma morbidi.

PREPARAZIONE NUTELLA

Tostate le nocciole in una padella antiaderente, per circa 5 minuti. Sminuzzate il cioccolato, e mettetelo nel mixer ad alta velocità con le nocciole e lo zucchero di canna. Dovrete ottenere un composto finemente sminuzzato. Prendete una piccola casseruola e mettetela a bagnomaria con il composto ottenuto. Quando il cioccolato comincia a sciogliersi inebriando di profumi di cacao la vostra cucina, versate lentamente il latte di soja e il cucchiaio di olio EVO leggero. Quando il tutto si è sciolto per bene, aiutandovi con una frusta, fate sobbollire leggermente e togliete dal fuoco. Versate in un barattolo e lasciate riposare prima di utilizzare come ripieno per i baci di Dama. Il resto riponetelo in frigo per un consumo successivo, magari a colazione o sul pane.

PREPARAZIONE BACI DI DAMA

Prendete due amaretti, cospargetene uno di nutella sulla parte piatta, senza esagerare, e unite l’altra metà a completare il piccolo pasticcino. Lasciate in frigo per 1 ora, affinchè la nutella faccia ben presa, e servite successivamente a temperatura ambiente.

#57 Minestra di Ortiche ed Erbette di Campo

Le erbe aromatiche rappresentano un mondo a parte: moltissime sono le varietà e le specie commestibili e utilizzabili nelle nostre cucine. Al contrario di quelle officinali (che si usano in cosmetica e in preparazioni naturali per la salute e il benessere), le erbe aromatiche sono alquanto misconosciute proprio perché le loro proprietà e la loro natura commestibile è spesso ignorata. Occorre molta attenzione nel loro utilizzo e soprattutto al momento della raccolta serve un occhio esperto per comprendere cosa è commestibile e cosa no. Se non siete esperti, lasciate perdere e fatevi aiutare da un contadino o da un buon libro di erbe, confrontando le fotografie con molta attenzione. Un occhio sicuramente esperto è quella della nostra amica Serena che, da ottima chef vegan, ci presenta questa deliziosa minestra realizzata con le ortiche e le erbette di campo. Una delizia originale, dai sapori inaspettati, perfetta per un viaggio nel gusto nascosto delle erbe di campo. Grazie Serena!

INGREDIENTI PER 4 PERSONE

– 300 gr. di ortiche tenere;

– 200 gr. tra violette (piantina e fiori), coda cavallina, germogli di luppolo, barba di becco e polmonaria (fiori e piantina);

– 2 manciate di riso integrale;

– 2 patate medie bio;

– 2 dadi alla soia bio o sale integrale;

TEMPO 60 minuti

COSTO 4 euro

DIFFICOLTA’ *

PREPARAZIONE

Mondare le erbe con cura, tagliarle secondo il proprio gusto e comunque mai troppo finemente. Riponetele, con le patate, in una pentola con circa 3 o 4 litri di acqua e, a piacere, si può insaporire il tutto con 2 dadi di soia bio. Portare a bollitura e cuocere per 30 minuti circa, dopo di che aggiungere il riso o cereali e completare la cottura. Come tutte le zuppe , riscaldata il giorno dopo è ancora più buona!

Le erbe

La preparazione

La cottura

Ecco la minestra servita!

#26 Timballo Gratinato di Mezze Maniche Integrali con Ragù di Verdurine

Il timballo di pasta fa proprio domenica, o comunque giorno di festa! E’ una tradizione della tavola italiana, rappresenta la portata “forte” dei pranzi coi parenti e la famiglia e lo si fa sempre un po’ abbondante, perché il giorno dopo, riscaldato, è ancora più buono. Non dobbiamo perdere le abitudini dei nostri nonni, che nel timballo di pasta mettevano un po’ tutte le verdure di stagione, pertanto sentitevi liberi di aggiungere o togliere ingredienti, a seconda della vostra disponibilità. L’ho proposto, questo timballo, come lo faccio io, ovvero con le mezze maniche integrali, perché -a mio avviso- conferiscono un sapore più genuino e un carattere ancora più “agreste” a questa delizia, ma la scelta del tipo di pasta è a vostro gusto: l’importante è che sia pasta grossa e di taglio corto, perché sennò diventa un “blocco” unico e incollato. Allora.. buona festa in tavola col timballo!

 

INGREDIENTI PER 4 PERSONE

– 400 gr. di mezze maniche rigate integrali biologiche;

– 1 cipolla;

– 2 spicchi d’aglio;

– 1 carota;

– 3 peperoni piccoli (giallo, verde e rosso);

– 1 zucchina piccola;

– 1 piccola melanzana;

– champingons;

– qualche foglia di basilico fresco;

– 4 grattatine di noce moscata;

– 200gr. di besciamella vegetale;

– 10 cucchiai di parmigiano veggiano;

– 3 cucchiai di olio extravergine di oliva;

– 2 cucchiai di pane grattugiato;

– sale;

– pepe;

TEMPO 60 minuti

COSTO 10 euro

DIFFICOLTA’ ****

PREPARAZIONE

Ponete in una padella i due spicchi d’aglio scamiciati e schiacciati con il cucchiaio, la cipolla tritata finemente a dadini, così come la carota, i peperoni pulitidel loro interno, la zucchina, la melanzana e gli champignons e fate soffriggere con i tre cucchiai di olio. Tutto deve essere tagliato in pezzettini piccoli, di mezzo centimetro di lato circa. Levate l’aglio quando le verdure si sono ammorbidite, dopodiché salate, pepate e unite la noce moscata. Togliete questo ragù di verdure dal fuoco dopo circa 15 minuti e contemporaneamente fate cuocere la pasta, scolandola un poco al dente. Fate saltare la pasta nella padella con le verdure per alcuni minuti, aggiustandola con acqua di cottura per renderla cremosa. Prendete una pirofila da forno dal bordo alto, mettete sul fondo due cucchiai di besciamella vegetale e riponetevi la pasta saltata. Unite la restante besciamella, qualche foglia di basilico fresco,  il parmigiano veggiano e mescolate dolcemente con un cucchiaio di legno. Ricoprite ancora lo strato finale con besciamella, parmigiano veggiano e due cucchiai di pane pesto. Riponete in forno preriscaldato a 180° per circa 20-30 minuti, in modo che si formi sulla superficie una crosticina, avendo cura che il timballo non si secchi al suo interno e resti cremoso. Servite bollente direttamente dal forno, guarnendo ancora con qualche foglia di basilico e una spolverata di parmigiano veggiano.

#011 Torta Salata di Fagioli Borlotti

Le torte salate sono un’ottima carta da giocarsi, sia per un antipasto sia direttamente per un secondo piatto. Questa, però, è diversa: non comprende infatti una preparazione con pasta sfoglia o quant’altro, ma semplicemente i fagioli come trionfo del gusto di questo ottimo tortino. Ottima da gustarti tiepida, magari con una salsa verde in accompagno, e qualche cima di rapa sbollentata di contorno nel piatto. Semplice, veloce e sicuramente originale!

INGREDIENTI PER 4 PERSONE

– 500 gr. di fagioli borlotti precedentemente lessati e scolati, oppure in lattina;

– 1 cipolla gialla;

– aglio;

– pan grattato;

– olio di oliva extravergine;

– prezzemolo fresco;

– pepe

– sale

TEMPO

30 minuti

COSTO

4 euro

DIFFICOLTA’

**

PREPARAZIONE

Scolate bene i fagioli; a parte fate un soffritto leggero e veloce di cipolla e aglio finemente tritati. Dorata la cipolla, mettete nel frullatore i fagioli, il soffritto, il prezzemolo già finemente tritato, due cucchiai di olio, il pepe e il sale. Accendete il forno a 180-200 gradi e preparate una tortiera bassa ungendola di olio e due cucchiaini di pan grattato. Versatevi il composto ottenuto in precedenza e cospargete bene la superficie di pan grattato. Mettete in forno per 20-30 minuti circa, sino a che il pan grattato non è dorato e la torta ha assunto la consistenza di un castagnaccio. La prova dello stecchino, comunque, vi aiuterà a capire quando è cotta: inserendo uno stecchino, se questo esce secco dalla torta significa che è cotta a puntino! Servire tiepida con una salsa verde, o di zucca, con delle verdure al vapore come contorno.

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